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La prima donna di Martina


di Membro VIP di Annunci69.it Nylonlovers68
21.01.2025    |    49    |    0 6.0
"Continuammo cambiando qualche posizione fino a quando non esplodemmo tutti e quattro in un orgasmo appagante..."
Ci eravamo iscritti da qualche mese al sito di incontri A69 più per curiosità che per altro. Nella nostra intimità avevamo fatto degli scatti e ci era piaciuto mostrarli per vedere la reazione che suscitavano. Oltre alla marea di singoli, siamo stati contattati anche da molte coppie, alcune un po' troppo giovani per noi e altre nostre coetanee. Qualcuno ci aveva intrigato talmente tanto che avevamo voluto approfondire la conoscenza con un po' di scambio di messaggi in chat e qualche vocale. Ritenevamo necessario fare una prima conoscenza con una cena e fare quattro chiacchiere di persona per vedere, innanzitutto, se c’era attrazione e, infine, se poteva scoccare la scintilla per approfondire in altro modo.
Ci demmo appuntamento in un ristorante alla moda nel centro di Roma. Mia moglie Alessandra aveva scelto un abitino verde, un intimo nero appena comprato, autoreggenti e scarpe con il tacco. Io avevo optato per pantaloni neri, dolcevita nero e giacca. Avevamo scelto con cura il profumo da indossare dalla nostra piccola collezione. La coppia Martina e Antonio li incontrammo nella hall del ristorante, davanti alle ascensori che portavano all’ultimo piano del palazzo dove si trovava il ristorante. Lei indossava un abitino nero con le spalle scoperte, calze nere e tacco 12, lui un abito scuro con camicia bianca. Ci salutammo in maniera calorosa, come se ci conoscessimo da tempo, e salimmo al piano del ristorante. La cena e la conversazione furono piacevoli: Alessandra e Martina sedevano su un divanetto, mentre noi su delle poltroncine.
Durante la cena notai un po' di movimento sul divanetto, ma non gli diedi troppo peso.
Alla fine della serata, nonostante fossimo stati molto bene, decidemmo di non proseguire oltre e ci lasciammo con la promessa di un'altra cena.
Nei giorni successivi, presi dal solito tran tran, scambiammo solo alcuni messaggi con Martina e Antonio e null’altro. Intanto, Alessandra mi aveva confessato che Martina le aveva più volte sfiorato le gambe sotto il tavolo a cena e che la cosa non le aveva dato fastidio, anzi, le aveva provocato un brivido di piacere tra le gambe.
Questa cosa mi eccitò molto: Alessandra non aveva mai avuto nessun rapporto saffico e fino ad allora non ne era stata nemmeno incuriosita più di tanto. Così, mandai un messaggio ad Antonio chiedendo se gli avesse fatto piacere rivederci e gli confessai quello che mi aveva detto Alessandra, aggiungendo che avrebbe potuto spingere sulla cosa se ne avesse avuto piacere.
Questa volta Antonio e Martina ci invitarono a casa loro e la cosa mi fece ben sperare. Arrivammo puntuali a casa di Antonio e Martina. Questa volta Alessandra indossava un abito nero con autoreggenti e tacco 12, mentre io ero più sportivo. Gli stessi profumi della volta scorsa e portammo una bottiglia di champagne.
Antonio e Martina ci accolsero nella loro casa, molto bella e arredata in maniera moderna. Nel salone/sala da pranzo c’era già un piccolo buffet apparecchiato e buona musica di sottofondo. Martina indossava un abito sottoveste nero con spalline; notai che era senza reggiseno, perché i suoi capezzoli svettavano dalla stoffa lucida.
Le due donne si accomodarono sul divano, mentre Antonio versava da bere e io gli porsi qualcosa da mangiare. Martina fu molto gentile con Alessandra e cercava di sfiorarla in tutti i modi: le prese più volte la mano per poggiarsela sul ginocchio, le accarezzò il viso e Antonio cominciò a massaggiarle le spalle e a baciarle il collo, scaldando così l’atmosfera. Visto che si erano create delle complicità, presi Alessandra per le spalle e le baciai sulla bocca. Mentre la baciavo, notai che le mani di Martina erano salite sulle cosce di mia moglie, che si irrigidì un attimo. Per farla rilassare, continuai a baciarla. Martina si staccò dal marito e si fece molto vicino ad Alessandra, sollevandole il vestito e scoprendo il piccolo perizoma rosso tra le cosce, messo in evidenza dalla balza ricamata delle calze. Fece sdraiare Alessandra sul divano e cominciò a baciarle la pancia, scendendo verso l’inguine completamente depilato. Le baciò l’interno coscia mentre le abbassava le mutandine con le dita, le baciò le grandi labbra e con la lingua le aprì dolcemente, cominciando a stuzzicarle la clitoride. Alessandra inarcò la schiena mentre continuavo a baciarla e con le mani cominciai a stimolare i suoi capezzoli. Antonio si piazzò dietro Martina, le sollevò il vestito e le rivelò il fondoschiena. Martina era completamente nuda sotto il vestito. Cominciò a baciarla tra le natiche fino a leccarle la vagina fradicia. Intanto Martina leccava sempre più profondamente Alessandra, che ebbe un paio di orgasmi. Noi maschietti eravamo molto eccitati a questo punto.
Antonio si spogliò e appoggiò la sua cappella gonfia alla vagina di Martina, che la penetrò prima dolcemente e poi con decisione. Io appoggiai il mio cazzo alla bocca di mia moglie, che in preda all'eccitazione iniziò a succhiarlo con gusto. Vedevo mia moglie godere leccata da Alessandra, Antonio che scopava Martina in maniera forsennata, i capezzoli di mia moglie gonfi da pizzicare e il mio cazzo nella sua bocca: era una scena molto eccitante che mi stava facendo capitolare anzitempo.
Le tolsi dalla bocca, mi feci spazio tra le cosce di mia moglie e cominciai a leccarla insieme a Martina. Sentivo il sapore della sua bocca mescolato a quello della vagina di Alessandra. Chiesi a Martina di spostarsi e iniziai a scopare mia moglie sul divano con le cosce aperte, mentre Martina aveva iniziato a fare la pompa ad Antonio. Continuammo cambiando qualche posizione fino a quando non esplodemmo tutti e quattro in un orgasmo appagante.
Ci riposammo in silenzio per qualche minuto, ci demmo una sistemata e bevemmo quella bottiglia di champagne che ormai si era raffreddata. Mangiammo ancora qualcosa e ci congedammo per far ritorno a casa.
In macchina rimanemmo in silenzio. Tenni tutto il tempo la mano sulla coscia sinistra di mia moglie. Arrivati a casa, la abbracciai da dietro e le chiesi se fosse stata bene. Si girò nel mio abbraccio e mi baciò sorridendo. Capii senza parole che le era piaciuto e la cosa mi eccitò di nuovo. La sollevai dalle natiche, la portai sul letto e ricominciai a leccargliela. Era ancora bagnata, come avevo notato quando le avevo tolto le mutandine dal divano di Martina. Quando smisi di leccarla, gli appoggiai il pene schiacciato contro le labbra della vagina, che lo accolse immediatamente. La scopai con foga fino a esploderle dentro. Ci addormentammo abbracciati, semi nudi.
Il mattino dopo, prima della doccia, guardai il telefono e vidi un messaggio di Martina e Antonio: solo delle faccine con i cuori. Ricambiai, perché mi aveva fatto piacere che fossimo stati bene in quattro. Chissà se Alessandra si sarebbe spinta oltre. Eravamo solo all’inizio, ma la cosa lasciava presagire bene.
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